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Perchè proprio la FeNiCe a rappresentare questo sito?

E' una importante figura simbolica, cioe' un' immagine che allude a qualcosa che va al di la' della sua pura forma esteriore, che e' quella di un grande uccello purpureo, Fenice in greco significa appunto rosso, con le sembianze a meta' fra un'aquila e un airone dalle piume d'oro e fiammeggianti.

Possiede una forza non indifferente perche' puo' portare carichi anche molto pesanti e per lunghi tragitti. Il suo canto e' cosi' splendido da far incantare anche le divinita' ma la sua caratteristica principale e' quella di poter vivere molti secoli, addirittura cinque, per poi morire in un bellissimo falo' da cui rinascera' subito dopo. Gli antichi egizi furono i primi a parlare della fenice ossia del Bennu, nome che deriverebbe dal verbo "benu" che significa risplendere, sorgere o liberarsi in volo. Dall'Egitto il mito si sarebbe diffuso anche in Grecia con Esiodo e poi con Erodoto che descrisse la fenice come un esemplare unico, sempre maschile che viveva in un oasi del deserto d'Arabia. Alcune tesi affermano che quando moriva, il suo successore (figlio) creava con la mirra un grosso uovo e v'introduceva il corpo del padre, chiudeva poi l'uovo con altra mirra e lo trasportava fino a Eliopoli in Egitto per deporlo sul tempio del dio Sole. Altre,invece, affermano che il piccolo nascesse in forma larvale dal padre morto e che poi quando fosse cresciuta/o abbastanza per volare fosse solita sollevare il corpo del proprio genitore fino a farlo bruciare nell'altare del soleLa fenice e' stata considerata nel tempo come un potente simbolo dai svariati significati. Per gli alchimisti era il simbolo della trasmigrazione alchemica testimoniato anche dal fatto che sovente la pietra filosofale era chiamata Fenice mentre per gli antichi romani era il simbolo dell'eternita' dell'impero che era in grado di cambiare pur rimanendo sempre lo stesso.Questo animale mitologico potrebbe essere anche paragonato al sole che nasce all'alba, che muore al tramonto e che rinasce la mattina dop, una bellissima immagine che riscalda il cuore e lo spirito. Un animale mitologico, che non muore mai, la fenice vola lontano, avanti a noi, osservando con occhi acuti il paesaggio circostante e lo spazio distante. Rappresenta la nostra capacita' visiva, di raccogliere informazioni sensorie sull'ambiente che ci circonda e sugli eventi che si dipanano al suo interno.

"La Fenice, con la sua bellezza assoluta, crea un'incredibile esaltazione unita al sogno dell'imortalita' ".

Il mito della Fenice rappresenta un sogno: il sogno di rinascere, di non chiudere per sempre il ciclo di vita..

La favola che ha accompagnato la mia infanzia e che continua ad essere la mia preferita!

Hai mai sentito parlare di questo film "La Storia Infinita"? E' la storia di un bambino un po' sfortunato che si immerge con entusiasmo in un mondo fantastico, ne segue le vicende e alla fine si scopre eroe del Regno di Fantasia. Ecco perche' quando anche le cose non vanno come vorremmo o come ce le aspetteremmo, non dobbiamo arrenderci perche' e' come se negassimo alla parte migliore di noi stessi di venire allo scoperto, quella parte che ci permette di sognare. La vita non e' un sogno ma un sogno puo' aiutare a vivere.

La mente e' come un paracadute. Funziona solo se si apre.

C'e' una ragione che spiega l'alta stima che si ha per la matematica: essa offre alle scienze naturali una misura certa che, senza la matematica, esse non potrebbero attingere.

Per crescere e' necessario salire sulle spalle dei giganti.

Anche se il loro pensiero e' di difficile interpretazione o se di fronte agli studi e alle ricerche dei grandi uomini, immaginiamo di essere dei microrganismi dotati di un terzo della loro intelligenza. La vita di ognuno di loro e' una ricchezza per chiunque si sia accostato allo studio delle teorie e delle leggi del fisico Einstein, per esempio. E se e' vero che la storia e' il risultato delle azioni degli uomini, Einstein e' uno dei padri fondatori della storia perche' le sue scoperte si riscontrano nella vita reale, di tutti i giorni e non si puo' prescindere dai suoi meriti.